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La nuova edizione 2019 di “Panchine d’Artista”

Enzo Bersezio / Carlo D’Oria (Legno – Ferro)2
La data da segnare in agenda è venerdì 18 ottobre, quando a Vigone, alle 18.30, si inaugura la nona edizione di “Panchine d’Artista”. Come ormai è abitudine dal 2011, il Comune di Vigone e “l’Associazione Panchine d’Artista” danno vita a un’operazione artistica finalizzata ad ampliare quello che può ormai essere considerato un parco scultoreo unico nel suo genere in Italia. Con cadenza annuale viene infatti commissionata la realizzazione di un’opera scultorea funzionale, una“panchina d’artista” giustappunto, da realizzare presso l’area verde dei Viali di Piazza Clemente Corte nel centro di questa cittadina piemontese, che sempre più si connota per un’attenta e armonica interazione tra il classico e il contemporaneo.


Dopo Elio Garis (2011), Luisa Valentini (2012), Luigi Mainolfi (2013), Riccardo Cordero (2014), Giuseppe Maraniello (2015), Fabio Viale (2016), Marina Sasso (2017) e Nicola Bolla (2018) quest’anno si raddoppia con Enzo Bersezio e Carlo D’Oria.
Due artisti piemontesi di diversa generazione, dalla comprovata esperienza e solidità e dalla poetica raffinata che si esprime attraverso materiali differenti e complementari come il legno e l’acciaio, la terracotta e il marmo.
Enzo Bersezio (1943) ormai da decenni ha scelto il legno come materiale di
elezione e ha indagato le forme della natura, della memoria e della mitologia realizzando sculture che restituiscono un immaginario collettivo in forme astratte, sinuose e dotate di statica dinamicità, affiancando nei decenni passati l’attività artistica al magistero della scultura nei licei, formando in questo modo generazioni di artisti più giovani.
Carlo D’Oria (1970), invece, si è ormai affermato sulla scena piemontese e italiana e da molti anni ha scelto di indagare le potenzialità del ferro, della terracotta, del marmo e della resina nel tentativo di rappresentare la nostra fragile e precaria condizione umana attraverso sculture di medie e grandi dimensioni, capaci di mettere in forme leggere ed essenziali il divenire della vita e importanti tematiche antropologiche.


Come ogni anno alla realizzazione della “panchina/scultura” viene affiancata una mostra, ospitata nella barocca “Chiesa della Confraternita del S.S. Nome di Gesù” in Piazza Michele Baretta, che in questa edizione assume il carattere di bi-personale, «accettando la sfida di mettere in dialogo poetica e opere di due artisti che ben incarnano alcune delle tendenze e delle linee evolutive presenti nel panorama artistico contemporaneo, attraverso una selezione di lavori di medie dimensioni e una selezione di carte e disegni», introduce a catalogo Roberto Mastroianni.
Le due nuove sedute scultoree, Legno Acciaio Numeri Primi di Enzo Bersezio e Aquae mundi di Carlo D’Oria verranno collocate nel polmone verde di Piazza Clemente Corte.

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